domenica 21 giugno 2009

Sei solo una miopia del cazzo

Non sei una terapia/ Sei solo una miopia//
Questa l'ha scritta mio cugino Pippo sul suo blog, Cervellonero, ed è tra le figure più delicate che, a mia opinione, abbia mai creato.
O forse sono rimasto affascinato perchè, semplicemente, io sto a pezzi.

Per quei pochi lettori che ho, volevo solo dire che una settimana fa' ho avuto il mio primo reading. Il prof Ligotti è finalmente riuscito a far stampare una nuova edizione dei Commentarii de bello poetico per il liceo Giulio Cesare, nei quali io compaio come veterano per la sezione poesia. Non è pubblicità, è solo un'introduzione, badate bene!
Questo perchè tra i versi letti, assieme ad "Aria" e "I gatti non mi miagolano attorno..." , spiccava questo 
pezzo...


Lo vuoi il mio cuore? Guarda:
è lì l'ho accartocciato
in un giornale rosa.
Nessuno lo raccoglie, a malapena
ci piscia sopra un cane...

Scritta all'inizio di quest'anno di merda, il quale ogni giorno che passa non fa che confermarsi uguale a se stesso e più bastardo.
giorni di ghiaccio e di merda 
mi sembra di essere una candela nel vento  e vorrei solo 
chiedere al cielo una donna 
che ami me
Rappresentanti di giorni di merda
quanti me ne avete venduti quest'anno
-M. Repetto-

Porco il clero pippo, quanto è vero: Non sei una terapia/ sei solo una miopia//
Ma quale utopia, per dio... solo una miopia del cazzo.

mercoledì 17 giugno 2009

Tu, vento di marzo

Così Pix scoprì il grandissimo Pavese, almeno come poeta:

You, wind of March

Sei la vita e la morte.
Sei venuta di marzo
sulla terra nuda -
il tuo brivido dura.
Sangue di primavera
- anemone o nube -
il tuo passo leggero
ha violato la terra.
Ricomincia il dolore.
Il tuo passo leggero
ha riaperto il dolore.
Era fredda la terra
sotto povero cielo,
era immobile e chiusa
in un torpido sogno,
come chi più non soffre.
Anche il gelo era dolce
dentro il cuore profondo.
Tra la vita e la morte
la speranza taceva.

Ora ha una voce e un sangue
ogni cosa che vive.
Ora la terra e il cielo
sono un brivido forte,
la speranza li torce,
li sconvolge il mattino,
li sommerge il tuo passo,
il tuo fiato d'aurora.
Sangue di primavera,
tutta la terra trema
di un antico tremore.
Hai riaperto il dolore.
Sei la vita e la morte.
Sopra la terra nuda
sei passata leggera
come rondine o nube,
e il torrente del cuore
si è ridestato ed irrompe
e si specchia nel cielo
e rispecchia le cose -
e le cose, nel cielo e nel cuore
soffrono e si contorcono
nell'attesa di te.
E' il mattino, è l'aurora,
sangue di primavera,
tu hai violato la terra.
La speranza si torce,
e ti attende ti chiama.
Sei la vita e la morte.
Il tuo passo è leggero.

La canzone sù è per ricordare la (forse) più grande voce femminile della musica italiana: Mia Martini... Oltre a essere, come al solito, una sorta di "message in a bottle"; ma chi mi conosce ormai sa che è perfettamente normale...
GUARDAMI IN FACCIA QUANDO MI PARLI.... SE SEI SINCERA!
Un altro verso indimenticabile

lunedì 8 giugno 2009

Poesie sparse...5

Il verso è morto, e inutile è poesia:
non serve più nemmeno a rimorchiare.
Poetare porta in sacca zero titoli.
Baci 'letteratura! Au friedersen!
Resta però il dilemma su che fare:
la chimica sarà mai il mio mestiere
se non riesco nemmeno a ricavare
la formula-reazione del tuo amore

...battito accelerato, sudorazione, aumento di energia, a volte di sonnolenza e perdita di appetito. Insomma quella sensazione nella pancia… che ci fa perdere la testa! La “dopamina”, la “norepinefrina” o la “feniletamina” vengono a loro volta innestati da impulsi visivi o uditivi legati solo ed esclusivamente alla persona di cui ci stiamo innamorando. Nei primi stadi di una relazione i livelli di serotonina sono simili a quelli presenti in un malato di ossessione compulsiva! Anche se questo approccio non è tra i più dolci, ci può fare riflettere molto sugli effetti dell’amore. Negli stadi più avanzati di una storia d’amore, l’agente chimico “ossitocina” è il responsabile del legame forte che si crea tra due persone. Tra l’altro, si tratta dello stesso agente chimico che consolida il legame madre-figlio. L’effetto di questo agente disinibisce quello della “norepinefrina” e della “feniletamina”: per questo la passione dei primi mesi diminuisce nel corso del tempo; al suo posto si instaura un rapporto di amore profondo e totale che è destinato a crescere. Dall’”endorfina” invece deriva la sensazione di rilassamento e felicità, tipica di quando si ha una storia d’amore.